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Per poter affrontare al meglio l’argomento di questo giovedì, ho bisogno di circa 15 minuti della tua attenzione. Sono troppi in questo momento? Salva tra i preferiti l’articolo e riaprilo quando hai un quarto d’ora più tranquillo.
ARGOMENTO DEL GIORNO
L’argomento del giorno sono i Mi Piace fasulli nelle pagine Facebook. Non si tratta della classica compravendita di un “tot di fan al kg”, ma dell’aumento di fan tramite le campagne sponsorizzate di Facebook Ads, che in alcuni casi, vedono coinvolti utenti fasulli delle click farm.
Per fortuna il fenomeno in Italia è abbastanza contenuto, tuttavia proprio a gennaio 2016, ho potuto vedere una campagna sponsorizzata, fatta in autonomia da un cliente, taroccata dai finti profili.
VIDEO FACEBOOK FRAUD: IL CASO RIPORTATO DA DEREK MULLER (SOTTOTITOLATO IN ITALIANO)
Prima di proseguire con la lettura, ti consiglio di guardare il video Facebook Fraud, realizzato da Derek Muller, presentatore del podcast Veritasium, che porta alla luce questo fenomeno.
Probabilmente anche nelle tue campagne sponsorizzate (parlo del mercato italiano) per aumentare i fan della pagina, avrai notato qualche utente sospetto. Infatti nella maggior parte dei casi, si tratta di utenti con nomi stranieri, che molto spesso provengono da paesi in via di sviluppo.
Ma bisogna fare attenzione anche agli utenti con nomi italiani, come per esempio questo. Si tratta di un classico esempio di utente fake che diventa fan di pagine Facebook italiane.
POST SPONSORIZZATO: IL CASO REALE ITALIANO
Come anticipato in precedenza, l’11 gennaio 2016, il cliente pubblicava sulla sua pagina Facebook, la notizia della messa online del suo nuovo sito internet.
Spinto dal desiderio di far girare la voce e farsi notare dai potenziali clienti, identificava il suo target come nello screenshot che segue con un budget totale di 20€.
Sicuramente non è stata una delle migliori targetizzazioni della storia delle Facebook Ads, però sono dell’idea che raccogliere 156 like in poche ore, di cui oltre 100 da utenti sospetti, si tratta di qualcosa di poco normale e che non avevo mai visto concretamente, se non in dei casi studio.
A distanza di due mesi (a marzo 2016), ho provato a fare un test: promuovere un post su una mia pagina, utilizzando lo stesso stesso target. Il risultato è stato meno deludente. Infatti la percentuale di like fasulli era significativamente minore (tra l’altro ho notato che molte persone reali, mettono “Mi Piace” in maniera compulsiva).
Il risultato mi ha lasciato con la sensazione che questi utenti, siano maggiormente attivi nell’apprezzare qualsiasi aggiornamento gli passi nel newsfeed, solamente quando vi è maggior richiesta delle click farm.
Perciò sommando il periodo sfavorevole alla targetizzazione imprecisa, l’obiettivo di essere visibile ai potenziali clienti non è stato raggiunto, poiché il budget del post sponsorizzato è stato risucchiato dai like fasulli.
In questo caso la click farm non ha creato grossi problemi, infatti i like si sono concentrati sul post, macosa si può fare se aumentano significativamente i fan fasulli della pagina tramite le Facebook Ads?
BONUS TIP: COME RIMUOVERE FAN DALLA PAGINA FACEBOOK
Proprio per evitare che il coinvolgimento della pagina venga affossato dai fan fasulli, magari ottenuti grazie a delle campagne sponsorizzate con Facebook Ads; ecco un consiglio operativo per rimuovere questi seguaci.
- Clicca su Impostazioni dopo aver fatto l’accesso nella tua pagina Facebook;
- Clicca su Persone e altre Pagine nel menu di sinistra;
- Clicca sull’ingranaggio in corrispondenza dell’utente da rimuovere;
- Clicca su Rimuovi dai “Mi Piace della Pagina”
In questo modo hai la possibilità di salvaguardare la tua pagina dai fan finti. Si tratta di un’operazione che, a mio avviso, andrebbe fatta su tutte le pagine.
Capisco che su pagine con svariate decine di migliaia di fan, potrebbe sembrare una mission impossible, ma se presentano tassi di coinvolgimento poco entusiasmanti, si tratta di un lavoro da considerare.
5 CONSIGLI PER PREVENIRE “MI PIACE” TAROCCATI
Voglio fare una premessa. Pensare che un’agenzia o un professionista siano troppo costosi per far gestire delle campagne con Facebook Ads, è il primo errore per sperperare denari su Facebook.
D’altro canto se l’agenzia o il professionista di turno, mettono la campagna Facebook nelle mani dell’ultimo arrivato o dello stagista senza esperienza, è il primo passo per creare sfiducia in questo settore.
Se vuoi promuovere in maniera professionale la tua attività su Facebook, affidati a un’agenzia o a un professionista, ma chiedi chi sarà la persona che gestirà la tua campagna pubblicitaria e assicurati che non sia l’ultimo arrivato o lo stagista, che magari fino al giorno prima faceva il barista, ma passava tanto tempo sui social network.
Se invece sei l’agenzia o il professionista, dimostra la tua professionalità. Di millantatori ce ne sono già troppi a piede libero nel web.
Dopo la doverosa premessa, ecco i 5 consigli per prevenire i “Mi Piace” taroccati.
1. USA IL REMARKETING
Con Facebook c’è la possibilità di mostrare le tue inserzioni solamente agli utenti che hanno già visitato il tuo sito internet, o usato la tua app. Per forza di cose questi utenti sono reali e, per di più, sono maggiormente propensi a interagire con le tue inserzioni, in quanto già interessati ai tuoi prodotti o servizi.
Anche se si tratta di uno strumento molto utile, in alcuni casi il remarketing potrebbe essere un po’ limitante. Infatti se non hai un buon volume di traffico sul sito, avresti un pubblico molto ristretto al quale mostrare le tue inserzioni.
Ma mai come d’oggi vale questo detto:
è meglio avere pochi amici ma buoni, che tanti e falsi
2. USA UN PUBBLICO PERSONALIZZATO
Un’altra funzione interessante di Facebook è rappresentata dal pubblico personalizzato, detto anche custom audience.
Grazie alla creazione del pubblico personalizzato, puoi mostrare le tue inserzioni a tutti quegli utenti con i quali hai già avuto dei contatti al di fuori di Facebook.
Se hai un database di indirizzi email o numeri di telefono, li puoi importare su Facebook. A questo punto il social network incrocierà i dati. Se il numero di telefono o l’indirizzo email è associato a un utente Facebook, quel profilo diventerà il target delle tue inserzioni.
Anche in questo caso hai la certezza che il pubblico sarà composto (quasi) esclusivamente da persone reali.
3. CREA UN PUBBLICO SIMILE DEI PUNTI 1 E 2
Un punto a sfavore delle precedenti targetizzazioni può essere rappresentato dall’ampiezza del pubblico, infatti è direttamente proporzionale alla numerosità dei tuoi contatti o delle visite al sito.
Una lista non molto nutrita o un volume di traffico non troppo entusiasmante, non ti consentono di raggiungere un buon numero di persone, ecco perché Facebook offre la possibilità di ampliare il pubblico tramite la funzione “crea un pubblico simile”.In questo caso il tuo obiettivo è quello di ampliare il pubblico per somiglianza e non per ampiezza. Un pubblico più preciso sarà meno numeroso, ma con interessi molto affini alle persone con cui hai già avuto dei contatti.
4. GLI AMICI DEGLI AMICI, SONO TUOI AMICI
Tendenzialmente gli utenti reali hanno amici reali, per questo motivo ti conviene anche effettuare delle targetizzazioni basate sulle connessioni.
Se tra i tuoi seguaci non vi sono fan fasulli (o per lo meno, una percentuale non significativa), mostra i tuoi messaggi pubblicitari agli amici delle persone connesse alla tua pagina.
Questa funzionalità è molto utile, perché non solo puoi diventare l’interesse comune di più gruppi di amici, ma a loro volta, possono involontariamente diventare dei brand ambassador della tua pagina.
5. NON TARGETIZZARE SOLO PER INTERESSI
Come hai visto nel caso reale italiano, targetizzare solo per interessi ti espone al rischio di ottenere fan e like principalmente da profili fake.
Perciò il consiglio conclusivo è quello di combinare il target per interessi, con il pubblico individuato nei punti precedenti.
Sperando di esserti stato utile, ti ringrazio per avermi dedicato questi 15 minuti.
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